La storia
Puro corde in latino significa con il cuore puro, abbiamo scelto questo nome perché riteniamo che bisogna avere il cuore puro per occuparsi degli altri. Bisogna avere il cuore puro per immaginare una società generosa che aiuta il prossimo, che lo sostiene che lo rispetta.
Noi ci vogliamo occupare degli invisibili, delle persone che vengono maltrattate perché anziane, diversamente abili o delle storie di infanzia mancata violenze sui minori, violenza domestica ed ancora la violenza sulle donne che sono sempre più la valvola di sfogo di persone represse e con problemi. Aiutare il prossimo è un atto civico, religioso ma soprattutto umano!
La storia del nostro presidente
Il nostro presidente si è sempre impegnato nel sociale, nel sostegno dei più deboli dopo una toccante esperienza fatta come medico senza frontiere in Africa. Come dice lui stesso: "spesso sentiamo parlare di poveri, di povertà ma poterla toccare con mano, vedere i bambini oramai gonfi d’aria e le donne secche ed incapaci anche di allattare, fa scattare una molla dentro di noi che rimette in discussione tutto e ci fa riflettere su chi siamo e cosa facciamo per gli altri. Per questo ho cercato associazioni con le quali collaborare in maniera reale portando costantemente il mio apporto economico ed umano."
Il suo amore per il prossimo ed il bisogno di sostenere, nacque quando da ragazzo frequentava un gruppo di Scout cattolici (CICS) con quale è stato molti anni, imparando i valori umani. Crescendo ha avuto la fortuna di fare esperienze molto illuminanti, tra cui un periodo in Francia con la sua famiglia. Il suo padre era un alto dirigente dell’Ambasciata e così, oltre che a studiare ha avuto modo di frequentare i numerosi personaggi che frequentava il suo padre, acquisendo sempre più la volontà di aiutare il prossimo.
Aggiunge: "il prossimo, ho imparato ben presto che il prossimo è sempre accanto a Te, lo trovi all’angolo della strada che chiede degli spicci per mangiare, lo trovi sull’autobus che chiede un posto perché è disabile, anziano o donna sia incinta che non, c’è sempre qualcuno da aiutare e perché non farlo?" Per questo si è sempre fortemente dedicato agli altri, in prima persona, ma anche aderendo alle associazioni filantrope, tra cui il Rotary.
La frequentazione delle varie realtà lo portava a conoscere sempre nuove persone, sempre nuovi contatti con cui ideare e pianificare progetti umanitari. Diceva che "non c’era la cosa più bella al mondo che arrivare a fine giornata esausta ma con la gioia di aver regalato un sorriso a delle persone."
Amando molto leggere si è potuto arricchire di profili di persone che hanno vissuto per gli altri ed in particolare Maria Teresa di Calcutta e Ghandi, personaggi che con il loro operato sono stati davvero capaci di cambiare il mondo ed ogni volta che leggeva, nel suo cuore cresceva la volontà di fare di più, di essere portatore di un messaggio d’amore e di condivisione.
Ha sempre fatto sua una frase del sommo poeta Dante Alighieri “Foste non fatti per viver come bruti ma per seguir virtude e canoscenza” e cosà c’è di più virtuoso che lavorare per il bene comune ?"